Come spiega Le Monde Diplomatique, una quarantina di grandi gruppi, famiglie o individui hanno accesso a quasi tutti i media in Francia. Tra loro ci sono un certo numero di miliardari e ricchi industriali. Sulla base di questa osservazione, sussistono quindi evidenti conflitti di interesse.
Oggi, secondo Media Crash di Oxfam, che cita Julia Cagé: 9 miliardari possiedono più dell'80% dei media in Francia. Questi 9 miliardari sono:
- Bernard Arnault: Les Echos, L'Opinion, Le Parisien, parte del Gruppo Perdriel (Challenges, Sciences and Future)
- Patrick Drahi: BFMTV, RMC, L'Express, Liberation i24
- Xavier Niel: Le Monde SA (Le Monde, Télérama, Courrier International, L'OBS, Le Monde Diplomatique, Huffpost), NJJ (Paris Turf, Nice Matin, Var Matin, Monaco Matin)
- Daniel Kretinsky: Le Monde SA (Le Monde, Télérama, Courrier International, L'OBS, Le Monde Diplomatique, Huffpost), Elle, Marianne, Télé 7 Jours
- La famiglia Dassault: Le Figaro, Le Figaro Magazine
- François Pinault: Il punto
- La famiglia Bouygues: gruppo TF1 (TF1, LCI, TMC, TFX)
- Arnaud Lagardère: Paris Match, Hachette Livre, JDD, Europa 1
- Vincent Bolloré: Canal + Group (Canal +, C8, CNews), Prisma Media (Capital, Current Woman, Télé Loisirs, GEO, Here, Gala), parte di Lagardère (Paris Match, Hachette Livre, JDD, Europe 1), Francia Cattolica
Infatti, tra i 6 principali quotidiani nazionali generalisti venduti in Francia, 4 sono controllati da miliardari. La dinastia Dassault, specializzata nell'aviazione d'armamento, possiede quindi il Figaro. Gli echi sono tenuti da Bernard Arnault, l'uomo più ricco di Francia. E nonostante i fondi indipendentisti per la stampa, i ricchissimi Xavier Niel e Patrick Drahi mantengono rispettivamente il controllo di Le Monde e Liberation. Solo l'Umanità e la Croce conservano una relativa autonomia.