In un'epoca in cui l'informazione è abbondante ma spesso manipolata, dove i media sembrano dettare la realtà, emerge un concetto, quello del "Mediaverso", sviluppato dal filosofo Alexis Haupt. In quest’era di iperconnettività in cui tutti possono accedere a una miriade di informazioni in pochi clic, si pone una domanda cruciale: cosa impedisce agli individui di liberarsi dal Mediaverso?
Al centro del Mediaverso c’è una mancanza fondamentale: quella della volontà di conoscere. I media, controllati da interessi particolari, distorcono la realtà e manipolano le masse. In questo universo parallelo, le questioni reali vengono oscurate, relegando in secondo piano i temi essenziali.
Nel Mediaverso, le dichiarazioni sensazionalistiche di alcune organizzazioni, come l’OMS, vengono amplificate, distogliendo l’attenzione dalla questione reale. Ad esempio, un aumento allarmante dei casi di cancro verrà attribuito a cause superficiali come l’inquinamento, l’alcol e le sigarette, mentre i fattori sistemici più profondi verranno trascurati.
Ma il Mediaverso va oltre la semplice manipolazione dell’informazione. Modella la percezione della realtà da parte degli individui, creando una dicotomia tra ciò che viene presentato dai media e ciò che viene vissuto nel mondo reale. Le persone intrappolate nel Mediaverso negano la realtà evidente davanti ai loro occhi, preferendo credere a ciò che viene loro presentato dai media.
La psicologia degli individui preda del Mediaverso è intrigante. La loro percezione della realtà è distorta e potrebbero negare i fatti più evidenti per aderire a una narrazione predefinita. Anche quando le prove concrete contraddicono le narrazioni dei media, scelgono di ignorarle, preferendo vivere in una confortevole illusione.
È fondamentale riconoscere i pericoli del Mediaverso. Concentrando l'attenzione su questioni superficiali o distorcendo la realtà, si distrae dai problemi reali. Ad esempio, le preoccupazioni relative a figure politiche distanti possono oscurare minacce più vicine e più pressanti che colpiscono gli individui quotidianamente.
La decisione era molto attesa, anche se l'esito della sentenza era fuor di dubbio, proprio all'indomani delle condanne di altri comuni – quello di Béziers (Hérault) in particolare -, che si trovavano nella stessa situazione. Il verdetto è quindi caduto in ritardo, nella notte da ieri martedì a questo mercoledì 21 dicembre 2023: il Comune di Perpignan dovrà quindi smantellare il presepe installato nel patio dell'Hôtel-de-Ville, place de la Loge.
Louis Aliot (RN), sindaco di Perpignan, anche consigliere dipartimentale per le OP e vicepresidente della Comunità urbana Perpignan-Méditerranée Métropole (PMM), ha reagito prontamente, annunciando il mantenimento nello stato e in situ del presepe , che attualmente è il sito comunale più visitato! La tradizione del Pessebre (presepe di Natale) è un patrimonio specifico della Catalogna che comprende statuine simili ai santon della Provenza, tra cui un personaggio chiamato il caganer. In Francia, questa immancabile tradizione catalana durante le festività natalizie si ritrova, ad esempio, a Perpignan con il Pessebre de Sant Vicens.
“Molte persone di Perpignan ci hanno chiesto in nome della tradizione catalana, alcuni di loro si sono già fatti avanti per aiutarci a pagare le multe se necessario (…)”.