Ci stiamo dirigendo verso un momento in cui gli straordinari progressi compiuti nei campi della nanotecnologia, della neurologia, della psicologia, dell'informatica, delle telecomunicazioni e dell'intelligenza artificiale saranno utilizzati dalle autorità governative per controllare la popolazione?
Già i governi di tutto il mondo stanno usando la "lotta al terrorismo" come pretesto per osservarci, per rintracciarci, per digitalizzare tutte le nostre comunicazioni elettroniche, per sottoporci a "misure di sicurezza", così estreme che persino George Orwell (autore del libro "1984") non immaginava!
Cosa accadrà il giorno in cui gli individui metteranno un'arma di distruzione di massa in una grande città?
La tentazione di usare queste nuove tecnologie per controllare il pubblico diventa quasi irresistibile ea questo punto si può pensare addirittura al "controllo mentale". Anche se questa parola evoca una finzione, sarebbero solo altri due eventi del tipo dell'11 settembre 2001 perché la popolazione reclamasse misure di sicurezza considerate per il momento estreme, ma diventate auspicabili e imperative in un simile contesto.
Quando la società sperimenterà un completo e totale collasso nei prossimi anni, i governi di tutto il mondo saranno tentati di adottare misure estreme, incluso il monitoraggio remoto degli individui, per ristabilire l'ordine. Ecco perché alcuni dei più recenti progressi della nanotecnologia fanno venire i brividi lungo la schiena...
Un team di ricercatori dell'Università di Buffalo ha fatto una scoperta allarmante. Quello che segue è un estratto della loro dichiarazione:
"Le nanoparticelle magnetiche mirate alle membrane cellulari possono controllare a distanza i canali ionici, i neuroni e persino il comportamento degli animali", secondo un articolo pubblicato dai fisici dell'Università di Buffalo sulla rivista scientifica "Nature Nanotechnology".