Condannato in primo grado e in appello per “pubblici insulti” al Presidente della Repubblica, Michel-Ange Flori ha presentato ricorso in Cassazione. Emmanuel Macron e i tribunali lo hanno perseguito fino all'appello. La condanna ha paradossalmente dimostrato i meriti di Michel-Ange Flori, poiché Hitler e Pétain, a cui è stato paragonato Emmanuel Macron, non avrebbero mai permesso critiche. La Corte di Cassazione ha stabilito che l'umorismo era legale. Un piccolo passo in giurisprudenza, ma un grande passo per la libertà di espressione.

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