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Calvario degli operatori sanitari reintegrati

Sera della FranciaCalvario degli operatori sanitari reintegrati

Francia Soir - 11 settembre 2023

Calvario degli operatori sanitari sospesi: “Il reinserimento è peggio della sospensione”

   

Lo scorso aprile. Le notizie allora sembravano favorevoli. L'Alta Autorità della Sanità (Has) lascia finalmente intravedere la reintegrazione del personale infermieristico, dopo oltre 500 giorni di sospensione. Queste categorie di personale, che nel settembre 2021 hanno rifiutato di sottoporsi all’obbligo di vaccinazione contro il Covid-19 con un prodotto sperimentale non testato, hanno pagato duramente. Nessuno stipendio, nessun accesso alla disoccupazione, nessuna altra risorsa. Una vera e propria messa al bando dalla società sotto un impulso molto più politico che scientifico o medico. Abbiamo intervistato Jean-Louis, fotografo, coinvolto nel collettivo Les Essentiels, il cui obiettivo era, e rimane, quello di venire in aiuto di questi operatori sanitari abbandonati, maltrattati e indigenti. Se allora ci si interrogava sulla natura e sulle condizioni di questa svolta, Jean-Louis preferì subito mantenersi più cauto: "A rischio di fare il guastafeste, non ritengo ancora, in questa fase, che il reinserimento degli operatori sanitari sia veramente una vittoria." La sua diffidenza si è rivelata giustificata?

Gilles Gianni, France-Soir - Lo scorso aprile molte persone hanno esultato per la fine della sospensione degli operatori sanitari che avevano rifiutato il vaccino sperimentale anti-Covid-19. Non tu. In un'intervista a France-Soir, lei ha addirittura espresso cautela, addirittura diffidenza, nei confronti di questo apparente rilassamento. Hai fatto bene a restare sulla difensiva?

Jean-Louis, l'Essenziale - Questa è una delle rare volte in cui mi pento di aver avuto ragione, perché, come sospettavo, sono decisive le condizioni in cui avviene il reinserimento. Per alcuni casi isolati è andata bene, ha permesso di respirare, di rianimarsi un po', ma per molti il ​​calvario è lungi dall'essere finito, è ancora più doloroso che mai. Lo è ancora di più in quanto il loro problema è ormai risolto nella mente di tutti, anche se molto spesso si tratta del colpo di grazia, della condanna a morte definitiva.

“La reintegrazione è peggiore della sospensione, io la chiamo disintegrazione. »

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