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Sensazione di ricchezza e sicurezza nel Clownistan democratico

tabella hashSensazione di ricchezza e sicurezza nel Clownistan democratico

Hashtable – 29 ottobre 2023

Mentre il mondo intero trattiene il fiato guardando il Medio Oriente precipitare nella guerra, il clownista democratico francese si guarda l’ombelico e si innamora vertiginosamente.

   

E quale modo migliore per rassicurarsi e congratularsi con una golosità un po' oscena che concedersi avidamente ottimi voti e scintillanti indicatori economici? In ogni caso, questa è l’impressione, scusate, la sensazione che si ricava quando apprendiamo attraverso un articolo di Les Echos di un nuovo indicatore di ricchezza, prodotto dall’indescrivibile INSEE e che mira a correggere il divario tra la progressione del reddito lordo prodotto interno e quello del tenore di vita, “promuovendo la dimensione monetaria del benessere nazionale sulla base di informazioni sulla diffusione della crescita nella popolazione e di dati rilevati relativi alla soddisfazione della vita familiare”.

Benessere nazionale, diffusione della crescita, ricchezza percepita, sniffa, sniffa, senza dubbio, puzza un po' come uno scherzo.

E quando scopriamo che con l’introduzione di questo nuovo indicatore bidulotronesco, la Francia passa ai primi posti nel mondo, non ci sono più dubbi. In sostanza, stravolgendo abilmente alcune statistiche e introducendo il “livello medio di soddisfazione” (immaginate la diabolica precisione del concetto), riusciamo a dimostrare che i francesi non hanno certo né petrolio né idee, ma che si accontentano piuttosto blandamente delle loro situazione.

Ciò è tanto più gratificante in quanto tutto ciò è calibrato sul PIL, vale a dire un indicatore esso stesso notoriamente di dubbia affidabilità, soprattutto perché i furbi hanno già introdotto in passato la coca e le puttane, il traffico di droga e la prostituzione, ritenendo indubbiamente un peccato non farlo. integrare la ricchezza generata da questi mercati succulenti e che probabilmente permetterà a paesi come la Colombia o l'Ucraina di occupare un posto invidiato nel concerto delle nazioni...

Questo grottesco armeggiare, che mobilita alcuni statistici dell’INSEE e deve sgomentare molti economisti seri, permette tuttavia, migliorando così l’immagine generale del paese, di giustificare un po’ tutto l’interventismo dello Stato che si tradurrà in nuove detrazioni obbligatorie , attualmente superiore al 48% del PIL (ovvero il 120% in detrazioni percepite o non lontano).

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